lunedì, ottobre 24, 2016

Perché perdere tempo con il corsivo?

Aprile-Maggio 2015

di Diana Hanbury King


In primo luogo, il corsivo è innegabilmente molto più veloce. «Kate Gladstone, una specialista di scrittura a mano con sede ad Albany, stima che mentre uno studente, per seguire una tipica lezione, ha bisogno di annotare 100 parole leggibili al minuto; chi utilizza lo stampatello può gestirne solo 30» (Freedman, 2005).

Durante la scrittura corsiva, la parola diventa un'unità, piuttosto che una serie di tratti separati, ed è più probabile memorizzarne l'ortografia corretta.

Tutte le lettere corsive minuscole possono iniziare sulla linea di scrittura, così è meno probabile che le lettere vengano invertite.

Più critico il fatto che la scrittura manuale impegni più risorse cognitive di quanto faccia la digitazione sulla tastiera (Berninger, 2012).

Altri benefici di insegnamento del corsivo includono la capacità di leggere il corsivo. La Dichiarazione di Indipendenza [degli USA NdT] e molti altri importanti documenti d'archivio, sono scritti in corsivo. Una firma in corsivo è più difficile da falsificare rispetto ad una in stampatello.

Anna Gillingham ha sostenuto l'insegnamento del corsivo fin dal principio, e molte scuole per studenti con dislessia fanno lo stesso (ad esempio, la Kildonan School, la Camperdown Academy, e la Sandhills School). In Francia, e in molti altri paesi europei, il corsivo viene insegnato fin dall'inizio.

È stato sostenuto (da quelli che dovrebbe saperlo meglio) che imparare a scrivere usando il corsivo lo rende più difficile per i lettori principianti. Questo semplicemente non è vero. Lettura e scrittura, anche se entrambe le attività coinvolgono procedimenti con la lingua scritta, impegnano circuiti differenti all'interno del cervello. Gli alunni di prima elementare possono facilmente padroneggiare la tracciatura delle lettere minuscole in corsivo entro Natale. Quando si lavora con gli studenti più grandi, dalla quarta o quinta elementare in su, non ho mai avuto bisogno di spendere più di due settimane per  stabilire la modalità di tracciatura di queste lettere. Le lettere maiuscole richiedono più tempo, ma gli studenti nel frattempo possono certamente continuare a scrivere le lettere maiuscole in stampatello.

Prima che l’alunno inizi a scrivere sul foglio di carta, la scrittura di tutte le lettere in corsivo deve essere allenata con lo studente in piedi a lavorare su una lavagna bianca o di ardesia. La procedura multisensoriale in quattro fasi conosciuta come "Ricalca, Ricopia, Ricorda, Recupera a occhi chiusi" è di vitale importanza (cfr. marzo 2015, Examiner https://eida.org/?p=1495 ). Facendo attenzione che ogni lettera inizi sulla linea e termini con un "sorriso", che è l'inizio del tratto di collegamento alla lettera seguente.

L'uso di "Compitazione Orale Simultanea" (vale a dire, SOS = Simultaneous Oral Spelling) è importante. Nel momento in cui gli alunni tracciano ogni lettera, mentre scrivono una parola, si pronuncia il nome della lettera (non il suono) ad alta voce. Bisogna dire allo studente: «devi dire sempre alla mano che cosa deve fare.» Questa procedura, nota come Compitazione Orale Simultanea, o SOS [= Simultaneous Oral Spelling NdT], rinforza la tracciatura della lettera.

Fin dall'inizio, è essenziale stabilire una corretta postura, una adeguata posizione della carta, e una giusta presa della matita:

  • La postura
L’alunno si siede con la schiena dritta o inclinata leggermente in avanti e con i piedi ben saldi a terra. Il banco dovrebbe stare a non più di 5 cm al di sopra del gomito quando il braccio è disteso lungo il fianco dell’alunno. Se il banco non può essere regolato utilizzare un cuscino e una cassetta o un panchetto in modo che i piedi non siano lasciati penzolare. Entrambi i gomiti devono essere sul tavolo ‒ chiamiamo questa la "posizione di ascolto e apprendimento".

  • Posizione del foglio
Il foglio di carta deve essere inclinato con un angolo di quarantacinque gradi e quindi parallelo al braccio che scrive. In questo modo il braccio può ruotare liberamente sul gomito mentre la scrittura si muove attraverso la pagina. La mano che non sta scrivendo va tenuta nella parte superiore della pagina per tenere fermo il foglio e per spostarlo in su ‒ come il rullo di una macchina da scrivere. Il corretto posizionamento è particolarmente importante per evitare la presa mancina [col polso] a gancio. Anna Gillingham ha detto che le persone che fanno uso di questa presa a gancio sono "un monumento all’ignoranza o alla pigrizia degli insegnanti di quel bambino". Dipingere o disegnare con del nastro adesivo una "V" nella parte inferiore della scrivania può servire come promemoria. Un altro metodo è quello di avere delle linee parallele come guida, inclinate in base alla presa mancina o destrimana del bambino.

  • Presa della matita
La matita viene afferrata tra il pollice e l'indice, con il dito medio formare un ripiano di appoggio. La fine della matita deve essere rivolta verso la spalla. Tutte le dita sono leggermente piegate. Questa è nota come “presa tripode" ed è la più efficiente.

Ci sono varie impugnature e diverse matite sul mercato sono progettate per aiutare gli alunni ad impugnare le loro matite in modo appropriato. Evitate le penne a sfera economiche che scrivono solo quando la penna viene tenuta in verticale sulla carta. A volte penne a gel o pennarelli funzionano meglio. Sperimentate per trovare ciò che è più utile per ognuno.

Gli studenti dovrebbero imparare a scrivere lettere in corsivo in un ordine basato sulla facilità di tracciatura. Le "lettere con aggiunte a posteriori" (cioè i, t, f, j ‒ di seguito in corsivo) necessitano di una pratica particolare in modo che lo studente non si fermi nel mezzo della parola allo scopo di aggiungere il punto o il trattino. Le più difficili da collegare sono le "lettere ponte" (cioè b, v, w - sotto in corsivo). Il collegamento di queste lettere richiede un esercizio apposito.








Esercitarsi nella tracciatura di una lettera alcune volte è più efficace della scrittura di file interminabili di una singola lettera. Una volta che l'alfabeto è stato ben acquisito, deve essere quotidianamente ripetuto all'inizio di ogni lezione. Le ventisei lettere dovrebbero essere scritte su due linee, dalla a alla m e dalla n alla z.

Incoraggiate gli studenti a lavorare lentamente e con attenzione in un primo momento. Col tempo essi dovrebbero essere in grado di scrivere l’alfabeto minuscolo in meno di due minuti.

Le lettere maiuscole corsive sono più problematiche. Tutte le lettere corsive minuscole iniziano sulla linea di base. Al contrario, solo quattro lettere maiuscole corsive iniziano sulla linea (cioè I, J, G e S ‒ sotto in corsivo). Per questo motivo le maiuscole in corsivo sono meglio insegnate a gruppi in base al punto di inizio. La maggior parte delle lettere maiuscole corsive terminano sulla linea di base e si uniscono direttamente alla lettera successiva, ma sei di queste non lo fanno (cioè D, P, T, V, W, X ‒ di seguito in corsivo).

I-J-G-S1-300x53.png

D-P-T-V-W-X1-300x37.png


Prima il corsivo viene padroneggiato e più probabile è che divenga una abitudine per tutta la vita. Non dimenticate mai: scrivere allena il cervello, digitare allena le dita.


RIFERIMENTI

Berninger, V.W. (May-June 2012). Strengthening the Mind’s Eye: The Case for Continued Handwriting Instruction in the 21st Century. Principal, 28-31. http://www.ortonacademy.org/cms/uploads/berninger-minds_eye_handwriting_2012.pdf

Freedman, S. G. (January 19, 2005). Back to the Basics of a Legible Hand. On Education. The New York Times. http://www.nytimes.com/2005/01/19/education/back-to-the-basics-of-a-legible-hand.html

Klemm, W.R. (March 14, 2013). Why Writing by Hand Could Make You Smarter. Psychology Today. https://www.psychologytoday.com/blog/memory-medic/201303/why-writing-hand-could-make-you-smarter

Mueller, P.A. & Oppenheimer, D.M. (2014). The Pen Is Mightier Than the Keyboard: Advantages of Longhand Over Laptop Note Taking. Psychological Science, 25(6), 1159-1168. http://pss.sagepub.com/content/early/2014/04/22/0956797614524581


Diana Hanbury King, Lit.hum.Dr.hc, F/AOGPE, è stata la fondatrice di Camp Dunnabeck nel 1965 e co-fondatrice di The Kildonan School nel 1969. È stata membro fondatore della Academy of Orton-Gillingham Practitioners and Educators (AOGPE). Le sue idee hanno creato una discontinuità nell’educazione degli studenti con dislessia; ella ha sviluppato un programma per la formazione degli insegnanti alla Kildonan che è diventato un un punto di riferimento del settore. La dott.ssa King ha pubblicato anche materiali didattici, in particolare nel settore delle competenze linguistiche scritte, che sono stati utilizzati da migliaia di educatori in tutto il mondo. La International Dyslexia Association le ha assegnato il premio Samuel T. Orton nel 1990 in riconoscimento del suo talento nell’insegnamento che "ha migliorato oltre misura la qualità della vita per una miriade di studenti dislessici e delle loro famiglie". Nel 2013, ha ricevuto il premio Margaret Byrd Rawson Lifetime Achievement Award da IDA in riconoscimento della sua compassione, della sua leadership, del suo impegno per l'eccellenza, delle azioni di sensibilizzazione per le persone con dislessia, e per il lavoro svolto a livello nazionale nel promuovere la missione di IDA.

Copyright © 2015 Internazionale Dyslexia Association (IDA). Incoraggiamo la condivisione di articoli di Examiner (newsletter mensile di IDA NdT). Se parti dell’articolo sono citate, si prega di riportare un appropriato riferimento. Gli articoli non possono essere ristampati a scopo di rivendita. Il permesso di ripubblicare questo articolo è disponibile da info@interdys.org .



Traduzione: Stefano Longagnani http://longagnani.blogspot.it/

13 commenti:

  1. Per approfondire:

    1) elenco di articoli su cosa dice la ricerca scientifica sull'insegnare la scrittura manuale e in particolare il corsivo,

    2) post sul rinascimento del corsivo nel mondo anglosassone a seguito delle ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato i pregi.

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  2. Qui l'articolo originale archiviato a futura memoria.
    http://archive.is/KbLM4

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  3. In Alberta, Canada, gli studi sul corsivo continuano senza sosta.

    Dopo lo studio su 715 bambini del 2012 (che potete leggere integralmente qui: https://journals.library.ualberta.ca/langandlit/index.php/langandlit/article/view/11028/13067?fbclid=IwAR1Sve_PqHkEMkKnMhMOjLlSOXXi5rStwbHqHylqSZCM5vhkx0A1tJ794zo ), dove i bambini seguiti per i primi due anni della primaria erano divisi in tre gruppi, solo corsivo, solo stampatello e stampatello poi corsivo, e il gruppo migliore era quello "solo corsivo" e il peggiore "stampatello poi corsivo", arriva questo ottimo studio del 2019, sempre con gruppo di controllo, sul corsivo insegnato dalla prima elementare. Lo potete leggere qui (se riesco lo traduco!): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6366728/ttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6366728/

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    1. Qui il PDF della ricerca, che è stata svolta su bambini italiani. Non ci sono più scuse.
      https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6366728/pdf/pone.0209978.pdf

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  4. Anche la British Dyslexia Association raccomandano il corsivo per chi ha difficoltà nell'apprendimento della lettura. Lo scrivono sul loro sito:
    https://www.bdadyslexia.org.uk/advice/children/how-can-i-support-my-child/handwriting

    «t's recommended that children learn to write using continuous cursive handwriting so they don't have to learn how to form letters twice when they need to write more quickly later on.»

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    1. Ho archiviato la pagina web a futura memoria...
      https://web.archive.org/web/20191128234730/https://www.bdadyslexia.org.uk/advice/children/how-can-i-support-my-child/handwriting

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  5. Vindolandia. La posta degli antichi romani. In corsivo, un corsivo già parecchio "legato".


    «Per "legatura" intendiamo il collegamento tra due o più tratti, che erano originariamente separati, in un singolo movimento della penna o di un altro strumento di scrittura, senza rimuovere l'attrezzo dalla superficie di scrittura. Tali legature possono essere "interne", all'interno di una lettera, o "esterne", collegando l'ultimo tratto di una lettera al primo tratto del successivo; l'analisi che segue riguarda "legature" solo del secondo di questi tipi. Tale legatura è, ovviamente, la norma nella scrittura attuale, ma è entrata in uso negli script dell'antichità classica solo gradualmente, ed è di una certa importanza vedere fino a che punto è stata praticata nelle tavolette di Vindolanda.»

    Link: http://vindolanda.csad.ox.ac.uk/tablets/TVI-4-4.shtml

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  6. "Lo conferma il presidente onorario dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini, citato nel libro. «Gli studi più recenti, di psicoterapeuti e neurologi, segnalano che la deriva verso la scrittura su tastiera o verso forme semplificate di scrittura manuale (lo stampatello, rispetto al corsivo) riduce gli stimoli di produttività ideativa e linguistica e rallenta la comprensione nella lettura. (…) Insomma, la recente e dilagante tendenza a preferire precocemente la tastiera e a non curare le forme della grafia personale ci fa perdere una parte notevole degli effetti che l’antichissima pratica tattile-cognitiva della mano e delle dita – in mille altre attività prima della scrittura vera e propria e per secoli accanto a questa – ha prodotto filogeneticamente sviluppando funzioni pregiate del cervello!»."

    Qui: https://www.oggiscuola.com/web/2020/05/16/ragazzi-mollate-il-computer-e-scrivete-in-corsivo-per-il-bene-di-anima-e-cervello-il-rischio-e-la-disgrafia-4/


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  7. «Il primo è l'opuscolo di Sigismondo Fanti (C.31.e.23.) Che risale al 1514. Il modo corretto di tenere una penna è un tema ricorrente nella stesura di manuali, sebbene i tutor spesso non siano d'accordo. Questo è il primo manuale stampato del suo genere in Europa. Fanti consiglia di tenere la penna vicino al pennino tra il pollice e l'indice della mano destra. Il medio e l'anulare sono piegati all'indietro, mentre il mignolo poggia sulla pagina per fornire supporto.»
    Fonte The British Library @britishlibrary: https://mobile.twitter.com/britishlibrary/status/1275719101588090882

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