PRIMA DISSERO
Prima ci dissero di abbracciare un cinese,
io non pensai nulla
perché non sono razzista.
Poi ci dissero che il virus non c'era
io non pensai nulla
perché mi fido dei virologi.
Quando ci dissero siamo prontissimi,
io non pensai nulla
perché mi fido del governo.
Quando a marzo ci dissero che le mascherine non servivano
io non pensai nulla
perché non sono un esperto.
Quando ci dissero di star chiusi in casa
io non pensai nulla
perché volevo salvare delle vite.
Quando ci dissero che le mascherine era indispensabili
io non pensai nulla
perché non volevo contagiare nessuno.
Quando ci dissero che i banchi a rotelle servivano per il distanziamento
io non pensai nulla
perché volevo che i ragazzi potessero andare in classe.
Quando ci dissero che avrebbero chiuso le scuole
io non pensai nulla
perché era colpa nostra che non rispettavamo le regole.
Quando ci dissero che le regioni erano rosse, gialle e arancioni
io non pensai nulla
perché "andrà tutto bene".
Quando ci dissero che essendo bravi avremmo avuto il Natale
io non pensai nulla
perché volevo andare alla messa di mezzanotte.
Quando ci dissero di fare il vaccino
io non pensai nulla
perché faccio quello che mi dicono di fare.
Quando cercai qualcuno con cui riflettere
io non pensai nulla
perché ormai non era rimasto più nessuno che potesse pensare.
autrice: Daniela Righi
editor: Stefano Longagnani
(Un ringraziamento a Martin Niemöller per l'idea)