Non sono solo,
perché mi hai parlato.
Non sono triste,
perché mi hai sorriso.
Non sono scoraggiato,
perché mi hai dato la mano.
Non sono vuoto,
perché mi hai ascoltato.
Ogni volta che il frastuono ha coperto la tua voce,
ho avuto paura.
Finché un giorno, lontano,
ho scoperto che potevo parlare, sorridere, dare una mano, ascoltare.
E la paura, dentro,
è svanita.
(Anonimo spilambertese)
Nessun commento:
Posta un commento